Chi è il criminale?
Chi è il criminale?
Abbiamo ragione d’insorgere contro il femminicidio.
Non c’è, per esempio, nulla di più oltraggioso del vedere una lesbica atteggiarsi a superman per garantire la felicità di una creatura rimasta fissa al ruolo di eterna fanciulla. Mi si dirà: attenzione! In questi casi è l’uccisione della femminilità ad essere inscenata. Certo. Ma si trovano degli idioti che scambiano la casa per la scena ed eccitati dall’eroismo che si richiede loro, non è così?, fanno un passaggio all’atto.
Perché, vi chiedo: chi vuole oggi la femminilità? Come ragazza, può pure andare, ma ragazzo è meglio, come coinquilina può risolvere una serata vuota, come co-worker è la migliore e la rivale. Insomma l’apologia della femminilità ha fatto il suo tempo, quello degli adolescenti brufolosi con il cuore gonfio di amore. Davanti a quest’omicidio di massa, un avvocato potrebbe invocare la reazione all’emasculazione vissuta oggigiorno da chi a casa non trova nulla di ciò che ha sognato, affogato com’è nelle faccende domestiche, ripartite nel migliore dei casi equamente. È vero che la donna è una specie in via di estinzione e che occorreranno fior fiore di poeti per cantarne il ricordo.
Ch. Melman
6 settembre 2019