Leggere il presente con Freud e Lacan

“C’è una contraddizione, persino una rottura con lo spirito del nostro tempo quando proviamo a ‘pensare’ il mondo che ci circonda. Perché per ‘pensare’ è necessario mettere le cose a distanza. Invece il mondo attuale è visceralmente disturbato da ogni posizione di distanza.
Oggi piace dire che bisogna imparare a vivere insieme. Ma il vivere insieme di cui gli psicoanalisti parlano non è un vivere insieme animale. Per la psicoanalisi è una convivenza secondo le leggi della parola e del linguaggio.
Così, uomini o donne capaci di impegno sono sempre più rari, la responsabilità è sempre più evitata, l’avidità aumenta, la trasmissione è resa impossibile, i sintomi sono inghiottiti da disturbi del comportamento, la psichiatria diventa gestione della salute mentale, la perversione narcisistica fiorisce… insomma, senza il consenso al limite, è un ‘immondo’ che può prosperare.”
Sinossi
Il mondo è cambiato. Questa mutazione radicale ha prodotto fenomeni macroscopici come la separazione del godimento sessuale dalla procreazione. A un mondo fondato sulla verticalità si è sostituito un mondo dell’orizzontalità, all’economia del desiderio si è sostituita un’economia del godimento, in accordo con un neoliberismo che necessita di consumatori e non di soggetti. Il vivere insieme familiare e sociale e la singolarità di ciascuno ne risultano dipendenti e deformati. Freud e Lacan ci forniscono gli strumenti necessari per leggere quest’emergenza epocale e assolvere così il nostro compito di “esseri parlanti”: trasmettere l’humus in cui affondano le radici dell’umano.
Jean-Pierre Lebrun psichiatra e psicoanalista, è membro dell’Association lacanienne internationale (ali). Tra le sue pubblicazioni: L’altérité est dans la langue; Un monde sans limite; Des lois pour être humain; La perversion ordinaire; Désir et responsabilité de l’analyste.