Debriefing
09 septembre 2021

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MELMAN Charles
Editos, Rue des Archives

Debriefing

 

Mi sorprende constatare come ogni volta il contenuto della lezione presentata al Seminario non venga applicato alle modalità della sua stessa esposizione.

Esempio banale: la lezione dice “non c’è soggetto che della parola”. Ora l’esposizione di questo, precisa, addirittura brillante, consiste in un testo scritto, letto con applicazione. Qual è il soggetto dello scritto e ve ne è uno? Da dove si scrive ciò che si scrive? Qual è l’autore?, chiedeva Foucault.

Lo scritto ha a che fare con la verità, tormento della parola, e se sì, in che modo? Mi vergogno di ricordare un abc che mi rende stupefatto,[1] quando invece noi ci raduniamo attorno a testi parlati, a proposito della cui prima edizione Lacan scriverà: “questi testi non sono destinati ad essere letti”. Ma allora destinati a che cosa?    

Ad essere, ovviamente, uditi, solo che lo scritto rende, palesemente, sordi. Rispetto a cosa? Alla vacuità della parola che la materialità della lettera (e di conseguenza un supposto senso) può venir a soffocare. Sappiamo tutti che cosa sto ricordando, ma come possiamo celebrare un sapere a condizione di non applicarlo?

Si tratta evidentemente di un tratto tipico del nevrotico, e per giunta moderno. Commemoriamo, prima di ritornarcene, pacificati, alle nostre cosucce. Amo papà, a patto però che sia impotente.

È questo il messaggio dei nostri Seminari? Evidentemente tutto questo viene fatto al prezzo della noia. Condizione obbligata di qualsivoglia omaggio. Prendervi piacere sarebbe contrario alla festa dell’impotenza. Certo, quest’ultima diventa anche la mia propria, salvo servirsi di espedienti per superarla: alcol, droga, parties, godimento d’organo e non più di corpo, e così via.

L’apparente innocenza dei nostri Seminari potrebbe almeno essere istruttiva, ed è per questo che il felicitarsi con coloro che vi hanno contribuito non va senza l’auspicio che essi facciano parte del club di quanti sanno non essere più malati d’amore per il testo, così come potrebbero esserlo per una Dama.

 

Ch. Melman

30 agosto 2021

 Traduction faite par Janja Jerkov

 

[1] Gioco di parole intraducibile fra b a ba (“abc”) e baba (“stupefatto”).